Il libro “Vitalità e gioco in psicoanalisi” di G. Civitarese e A. Ferro aiuta ad allenarsi all’uso degli elementi della creatività nella stanza di lavoro, fondamentale per aperture di nuovi fili narrativi e inediti scenari in cui tradurre il concreto.
Nel paragrafo “Il Piacere”, di grande suggestione, gli autori raccontano “del piacere declinato come capacità narrativa che vive nel campo attraverso le operazioni di de-concretizzazione, de-saturazione, de-costruzione che portano alla possibilità di co-costruire, co-narrare, co-giocare”.
In certe sedute, può venire facile quel giocare e inventare insieme che alleviano l’angoscia e espandono la mente.
Certe volte nella stanza di lavoro con mente viva, giocosa e creativa ci viene di intrecciare fili, associazioni e così ci viene facile sognare la realtà con il paziente e favorire l’espansione delle nostre menti.
Un paziente racconta che da piccolo aveva accanto sua madre con la mente occupata da una lunga e pesante depressione iniziata dopo la sua nascita. Chiedo cosa gli viene in mente di allora e dico che deve esser stato davvero doloroso reggere questa mancata cura materna. Quali immagini, emozioni, atmosfere, sensazioni di allora?
Mi dice che si ricorda che le pettinava i lunghi capelli, perché lei era sempre stanca, senza forze. Dico “Che immagine straordinaria che un bimbo piccolo pettini i capelli lunghi alla sua mamma fragile e in difficoltà nella cura di sé e del mondo intorno” volendo enfatizzare la sua resistenza. Lui: “Non so se sia reale o no ma mi viene questa immagine vivida, mi viene in mente che con i gesti scanditi, ripetuti e ritmati del pettine era come lavorassi al telaio…”
Io “come per cercare qualcosa di generativo, per creare qualcosa.”
Lui “Se pensa che sono diventato curatore dello stile di linee di abbigliamento… forse la mia ricerca così appassionata ma anche ossessiva e perfezionistica di creare e plasmare tessuti e forme mi viene da quelle sensazioni.”
“Per colmare un silenzio e un vuoto tanto dolorosi bisogna creare senza sosta…”
Quanti aspetti emergono da un ricordo concreto… metaforizzando, trasformandolo, sognandolo insieme