Fa una bella compagnia e regala molti spunti di riflessione il bel libro “La via delle sorelle” di Gaia Manzini che dipinge il senso profondo dell’amicizia che si fa sorellanza raccontando di legami profondi fra scrittrici, artiste e intellettuali del Novecento. L’autrice racconta con passione le sue vicende personali e quelle di queste donne passate alla storia intrecciandole così che procedano in parallelo.  Ci racconta del legame fra Virginia Woolf e Kate Mansfield, fra Simon de Beauvoir e Zara Mabille, fra Natalia Ginzburg e Angela Zucconi, fra Sylvia Plath e Anne Sexton, fra Antonia Pozzi e le sue compagne di scuola che hanno raccolto e consegnato al mondo i suoi versi.

Dice Simone Weil:”L’amicizia non si cerca, non si sogna, non si desidera; si esercita (è una virtù)”. Amiche e storie di amicizie che aiutano nella scoperta di sè e che come uno specchio, fanno luce su di noi, e sul cammino della nostra vita.

I legami che scegliamo ci definiscono di più di quelli assegnati dalla biologia. Per una donna il legame con le amiche è fondativo, capace di indicare una strada, determinando la direzione di un’intera esistenza.

Le amiche di una vita o incontri fugaci: in questo libro ogni incontro è trasformativo e generativo di un nuovo sguardo sulla propria vita, Le amiche ci cambiano e ci fanno crescere. Un libro dedicato a tutte le amiche che hanno saputo cercarsi, e riconoscersi. Perché l’amicizia è sempre un viaggio del cuore e una scoperta di se’. Ed è fondamentale nella costruzione del proprio percorso maturativo. Scrive l’autrice:”da sole è tutto più difficile, è tutto meno chiaro…Si cammina da sole ma solo appaiate si trova un ritmo”

E ancora, parlando dei legami con le amiche, così si esprime ” continuo ad aver fiducia negli incontri, nelle umanità che combaciano…Con il passare del tempo il contatto diventa più necessario. Sedimenta, dandoci senso di noi stessi e degli altri, si mette al servizio della nostra infinita ricerca identitaria. Questo entusiasmo è una forma di giovinezza che voglio tenere con me”