Una adolescente, proveniente da una famiglia molto distante dalla sua mente ma molto, troppo presente nel quotidiano per direttività e intrusività, stava faticosamente fiorendo prima della Pandemia, ma con le restrizioni della vita fuori casa, la DAD e l’isolamento rientra in un vortice inarrestabile di passività depressiva. Soffre molto senza la scuola e senza il gruppo di amici. Non incontra più sguardi che la confermano e la nutrono. Si sente sola, senza vita e senza senso. Nelle sedute le istanze depressive trovano ascolto e ospitalità e via via spaventano meno in quanto dicibili e condivise. Qualcosa si muove. Parlando dell’imminente prossimo diciottesimo compleanno, mi dice che i 18 anni segnano uno spartiacque perché se fai un reato, se fai qualche atto violento, non chiamano più i genitori ma si è i veri responsabili in quanto maggiorenni. Avrebbe potuto parlarmi del fatto che i 18 anni sanciscono l’età da cui si può guidare, votare, ecc. Invece la prima cosa che le è venuto in mente è compiere un atto violento. Aggiunge poco dopo un’altra cosa che mi colpisce. “Mi sento senza libertà non potendo uscire, fare le cose come prima… prima o poi si evade dal carcere no?” Faccio risuonare le sue parole, pregnanti e significative, e mi sembra di vedere una sequenza di un film. Di una giovane protagonista che imprigionata in una situazione malsana e invischiante con dei ‘carcerieri’ che le tolgono la libertà compie un atto violento di ribellione e di fuga per uscirne. 
Pulsioni di rabbia da sempre troppo trattenute per paura delle punizioni e ritorsioni sembrano poter iniziare a circolare nella sua mente dando voce a una fantasia liberatoria violenta legata alla crescita come libertà e autonomia. Sappiamo che crescere è un atto aggressivo. C’è da lavorare sull’integrazione per trovare zone temperate della mente in cui trovino integrazione il personaggio passivo, depresso e incarcerato e il personaggio violento che evade dal carcere. 
Nelle sedute si cocostruiscono spezzoni di film, rappresentazioni sceniche, sequenze di fotogrammi e flussi di pittogrammi che veicolano nessi di significato e costituiscono un prezioso contenitore narrativo che regala quella pensabilità che avvia verso fruttuose trasformazioni psichiche.