Luce Irigaray, straordinaria e notissima pensatrice che vive e lavora a Parigi, ha una formazione multidisciplinare (filosofia, linguistica, psicologia, psicoanalisi) ed è famosa per la potenza del suo pensiero. È autrice di tantissimi scritti e, fra questi, anche di un piccolo libro che è una meraviglia nella sua copertina e nel suo titolo “NASCERE”. Non delude poi leggerlo. Anzi!! Fa fiorire pensieri, scie associative, immagini, sogni per quanto è ricco di suggestioni. Estrapolo brani e metto in luce dal testo temi universali che si intrecciano con la psicoanalisi: “come possiamo abitare il mondo senza dimorare in noi stessi?” Si deve dare nascita a sé stessi. Ci si incarica del nostro essere. L’esser umano ha la responsabilità dell’esistenza, al di fuori di una continuità con le radici e il contesto. Si nasce a sé stessi assumendosi la Solitudine della nostra singolarità. Ciò richiede coraggio coerenza rispetto e cura. Ognuno dovrà tener conto delle sue naturali potenzialità e coltivarle in vista di una fioritura umana che sia conforme a esse. “Diventare sé stessi richiede tanto eroismo quanto nascere e presuppone di emergere dalla famiglia e dal contesto socioculturale che troppo spesso si sostituiscono alla placenta materna in cui abbiamo cominciato a vivere. Non tutti gli umani arrivano a questo stadio, e molti di loro restano dipendenti dalle comunità familiari in modi diversi, culturali, religiosi o politici”. 

Si tratta di conquistare di nuovo la nostra esistenza. Prenderci cura del nostro destino umano implica un rispetto del destino dell’altro e degli altri e un arricchimento che viene dal loro essere e esistere, con la preziosa attitudine alla non appropriazione e alla non strumentale convenienza, che il rispetto dell’altro in quanto alterità richiede. Essere fedeli alla vita è possibile se noi le prestiamo attenzione, mentre altri tipi di fedeltà hanno bisogno di impalcature costruite, che paralizzano la vita.

Ognuno ha il suo destino ontologico e assumerselo permette di scoprire che cosa significa il nostro essere in quanto umani.